STORIA

La storia dell’AMP Grotte di Ripalta

(Torre Calderina)

[su_animate]Salviamo Zona Pantano Ripalta[/su_animate]

 Uno dei Decreti Ministeriali del 1/8/1985 (meglio conosciuti come Decreti Galassini), dichiarò la zona “bellezza naturale” (nota 1) e la sottopose a vincolo di tutela paesaggistica ai sensi della Legge 1497/39. Successivamente il Piano Urbanistico Territoriale Tematico (P.U.T.T., previsto dalla Legge Regionale 56/80) impose di conservare la località come “Macchia mediterranea”.

Logo del Comitato per la Salvaguardia della Zona Pantano Ripalta

Logo del Comitato per la Salvaguardia della Zona Pantano Ripalta

La storia recente racconta del tentativo del WWF di Bisceglie nell’agosto 1993 e successivamente nel 2001 del Comitato per la Salvaguardia della Zona Pantano-Ripalta  di istituire nella zona un parco costiero. La proposta, nonostante fosse supportata da numerose firme raccolte per petizione popolare, non ebbe successo.

Logo Area Marina Protetta Grotte di Ripalta

Logo Area Marina Protetta Grotte di Ripalta

Negli anni 2000 sono numerose le iniziative promozionali organizzate, tra cui spicca la “Prima festa ambientalista di Ripalta” organizzata dal Gruppo Attivo WWF di Bisceglie, durante la quale venne presentato il logo ufficiale dell’AMP.

La vera svolta nel 2013: dopo la visita del Ministro Orlando si avvia l’iter istitutivo dell’AMP.

Il Ministro per l'Ambiente Orlando visita le Grotte di Ripalta

Anno 2013: il Ministro per l’Ambiente Orlando visita le Grotte di Ripalta. Accanto a lui il dott. Mauro Sasso, all’epoca vicepresidente del WWF Puglia e attualmente Presidente di Pro Natura Bisceglie. Inizia l’iter per l’Istituzione dell’Area marina protetta

Attualmente la ricca normativa ne sancisce la tutela contro ogni abusivismo.

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nota 1

Estratto dal Decreto Ministeriale del 1° agosto 1985: dichiarazione di notevole interesse pubblico di una zona costiera a sud di Bisceglie sita nei comuni di Bisceglie e di Molfetta.

Considerato che la soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici della Puglia con nota n. 998 del 25 gennaio 1985 ha riferito che la zona non è sufficientemente salvaguardata dagli strumenti urbanistici vigenti, per cui occorre garantire le migliori condizioni di tutela per l’area suddetta; Ritenuta l’opportunità di garantire migliori condizioni di tutela che valgano ad impedire modificazioni dell’aspetto esteriore del territorio della zona costiera a sud di Bisceglie, ricadente nei comuni di Bisceglie e Molfetta, che comporterebbero, nell’attuale situazione descritta dal precedente “Considerato”, l’irreparabile compromissione delle caratteristiche di pregio paesistico individuale; Ritenuta l’opportunità che alla dichiarazione di bellezza naturale interessante il territorio suddetto possa più appropriatamente far seguito, a causa delle sue vaste dimensioni, l’emanazione di un’adeguata e definitiva disciplina d’uso del territorio da dettarsi ai sensi della legge n. 1497/1939, mediante piano territoriale paesistico a cura della Regione competente; (omissis)

Decreta

La zona costiera a sud di Bisceglie, ricadente nei comuni di Bisceglie e Molfetta (Bari) ha notevole interesse pubblico ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497 (art. 1, numeri 3 e 4), ed è quindi sottoposta a tutte le disposizioni della legge stessa. (omissis). In tale territorio sono vietate, fino al 31 dicembre 1985, modificazioni dell’assetto del territorio, nonché opere edilizie e lavori, fatta eccezione per i lavori di restauro, risanamento conservativo nonché per che non modificano l’aspetto esteriore dei luoghi.

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